Come prolungare la vita dei pneumatici

Prolungare la vita dei pneumatici dovrebbe essere un obiettivo basilare per qualsiasi automobilista, in primis per ragioni economiche: un ciclo vitale più lungo significa sostituzioni meno frequenti e dunque una spesa inferiore per il cambio gomme. Come si può far durare a lungo il set di pneumatici a bordo della propria vettura? Esistono degli accorgimenti utili a tal scopo grazie ai quali sarà possibile non solo mantenere sull’auto per più tempo lo stesso treno di gomme, ma anche conservarne più a lungo l’efficienza, che è il vero elemento essenziale. Le coperture infatti possono garantire longevità, però se questa non è accompagnata da performance all’altezza, sarà totalmente inutile il lavoro fatto per preservarle nel tempo. Vediamo allora tutti i segreti per prolungare la vita delle gomme auto.

Ciclo di vita delle gomme: la manutenzione costante fa la differenza

Per conservare più a lungo i pneumatici in buono stato ed efficienti, la chiave risiede nella manutenzione costante, sottovalutata erroneamente da molti automobilisti. Questa si può effettuare sia in autonomia, almeno per quel che concerne le operazioni più semplici, sia affidandola a un gommista, opzione consigliata perché grazie alla sua esperienza e alla strumentazione adeguata potrà effettuare indagini più approfondite circa lo stato delle coperture. Almeno una volta al mese è consigliato fare una sorta di check-up sui pneumatici, a partire dal controllo visivo sulla superficie esterna che consente di individuare le anomalie più evidenti. Tali controlli vanno effettuati anche in assenza di segnali o problematiche alla guida, ad esempio vibrazioni al volante o vettura che tira da un lato, perché i guai più insidiosi sono proprio quelli “sotterranei”, che lavorano in silenzio senza che siano avvertiti dall’automobilista.

Quali accorgimenti servono per far durare di più le gomme?

Il primo intervento da eseguire a cadenze regolari è il controllo della pressione di gonfiaggio, ogni 3-4 settimane circa. Affinché il consumo del battistrada sia regolare e omogeneo, è indispensabile che i pneumatici mantengano sempre la pressione indicata dal produttore per quel modello di vettura specifico. Circolare con gomme sgonfie comporta un’usura maggiore della copertura, e quindi una riduzione del suo chilometraggio, ma anche una resistenza al rotolamento superiore – che causa un incremento dei consumi di carburante – e una minor sicurezza, poiché si riduce l’aderenza del pneumatico al fondo stradale. Attenzione però, perché pure una pressione eccessiva può provocare problemi di usura, in particolare nella sezione centrale del battistrada, che si consumerà più rapidamente dei lati obbligando poi alla sostituzione anticipata delle gomme. Il controllo della pressione va effettuato prima di mettersi in marcia, con pneumatici freddi, poiché con il calore si ha una dilatazione dell’aria e quindi un aumento di pressione, con conseguenti valori sballati nella rilevazione.

Invertire i pneumatici è un’operazione utile?

Fino a non molto tempo fa gli esperti consigliavano di invertire le gomme – anteriori e posteriori – per avere un’usura omogenea e prolungarne così la durata. In passato ciò poteva avere una sua utilità, ma ormai questo intervento non è più necessario: la meccanica delle auto si è evoluta rapidamente e ora i veicoli possono usufruire anche di un’elettronica sofisticata, con regolazioni estremamente precise per i due assi, anteriore e posteriore. Il consumo fra le ruote direzionali e quelle che non lo sono è dunque molto diverso e l’inversione può rivelarsi addirittura controproducente e causare squilibri nella guida, a cui si possono aggiungere vibrazioni e una maggiore rumorosità. Ecco perché l’inversione è ritenuta ormai inutile e anzi, sono sempre di più i produttori di auto che la sconsigliano.

Per quali operazioni ci si deve rivolgere al gommista?

Se il controllo della pressione può essere svolto in autonomia, ci sono altri interventi che invece devono per forza essere effettuati da un professionista. Fra questi rientrano il controllo dell’allineamento delle ruote, della convergenza e dell’equilibratura, da eseguire quando si sostituiscono i pneumatici oppure al momento del cambio gomme stagionali, quindi due volte all’anno. Inoltre bisogna rivolgersi immediatamente al gommista se si percepisce che l’auto tira da un lato oppure se il volante è storto mentre si viaggia in rettilineo: queste problematiche evidenziano un allineamento non corretto che con l’andare dei chilometri porta a un consumo anomalo del battistrada e di conseguenza a una riduzione del ciclo vitale delle coperture. Il disallineamento può avvenire in seguito ad un urto con il bordo di un marciapiede o al passaggio su una buca profonda, e nei casi peggiori comporta gravi problemi alla sicurezza al volante.

Sulla durata delle gomme incide lo stile di guida?

Assolutamente sì: uno stile di guida sportivo, fatto di accelerazioni e frenate brusche e manovre “al limite” sollecita maggiormente le gomme e quindi causa un’usura più rapida. Se il proprio obiettivo è preservarle più a lungo, non si può prescindere da un approccio cauto e “tranquillo”, con manovre dolci e progressive sia al volante che sui pedali. In questo modo i pneumatici non sono sottoposti a sollecitazioni eccessive e il consumo sarà più lento e omogeneo, a tutto vantaggio della durata nel tempo. Coloro che amano la guida sportiva e non possono farne a meno, devono mettere in conto il fatto che il ciclo vitale dei loro più pneumatici sarà inevitabilmente più breve, di conseguenza andranno incontro a cambi gomme più frequenti, in quanto il consumo sarà più rapido.

Un problema spesso sottovalutato: l’ovalizzazione

Un problema che viene spesso sottovalutato, ma che può drasticamente ridurre la durata di una gomma, è l’ovalizzazione: di cosa si tratta? In maniera molto semplice, parliamo della deformazione del pneumatico, che appunto diventa ovale, in seguito ad una lunga sosta – settimane oppure mesi – della vettura, durante la quale il peso del mezzo è ricaduto sempre sullo stesso punto della gomma. Un pneumatico ovalizzato non può essere recuperato, poiché la deformazione è irreversibile, e una copertura in queste condizioni può diventare piuttosto pericolosa, in quanto causa vibrazioni anche forti, è meno efficiente e non garantisce la sicurezza necessaria. Come fare per scongiurare questo fenomeno? Se si è costretti a lasciare l’auto ferma per diverse settimane o addirittura per mesi, il suggerimento è quello di muovere il mezzo almeno una volta alla settimana, in modo da evitare che il peso gravi sempre sullo stesso punto della gomma e ne causi l’ovalizzazione.

Utilizzare i pneumatici corretti per ogni stagione

È un suggerimento che potrebbe apparire scontato, ma non lo è affatto: utilizzare i pneumatici corretti in base alla stagione è fondamentale per mantenerli efficienti e durevoli. Le gomme invernali nel periodo estivo, infatti, sono soggette a un consumo eccessivo, poiché la mescola più morbida si usura rapidamente con le elevate temperature e nelle situazioni limite si può arrivare addirittura al distacco di pezzi del battistrada, compromettendo la tenuta del pneumatico. Le gomme estive in inverno, invece, tendono ad indurirsi a causa del freddo e non saranno più capaci di assicurare l’aderenza necessaria neppure quando sarà passato il periodo invernale, il risultato perciò è quello di pregiudicare un intero set di pneumatici, che si rivelerà inservibile e dovrà essere sostituito. Attenzione quindi a non lasciare a bordo le coperture nel periodo sbagliato e provvedere prontamente alla sostituzione al momento del cambio della stagione.

La corretta conservazione influisce sulla durata?

La risposta non può che essere affermativa: chi alterna gomme estive ed invernali durante l’anno, deve preoccuparsi di conservare in maniera adeguata i pneumatici che rimangono inutilizzati, proprio perché la corretta conservazione è fondamentale per mantenere le gomme efficienti e garantire longevità. Le coperture devono essere sistemate in un luogo asciutto e aerato, non esposto a fonti luminose e di calore che potrebbero interagire con gli elementi chimici presenti nella mescola, e inoltre è necessario provvedere alla loro pulizia prima della conservazione. Attenzione anche a come vengono posizionate: è consigliato utilizzare supporti appositi per evitare che il peso gravi sempre sul medesimo punto causando così l’ovalizzazione nel caso si conservino le ruote complete, ovvero gomme e cerchi insieme.

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