Tendenze del mercato dei pneumatici nel 2025: cosa aspettarsi?

Quali saranno le tendenze del mercato pneumatici nel 2025 e le novità che impatteranno in misura maggiore sul settore? È un quesito che si pongono gli addetti ai lavori e non solo, nel tentativo di intercettare i trend che guideranno il mercato delle gomme auto nel prossimo anno. Innovazione tecnologica e sostenibilità sono i fattori che avranno l’influenza più evidente, in un momento storico che si annuncia quanto mai carico di novità per questo tipo di prodotto: sensori sempre più evoluti, materiali hi-tech e la grande attesa per lo sbarco dei pneumatici airless, che potrebbero dar vita a una vera rivoluzione nel prossimo quinquennio. Un passo alla volta però, vediamo quindi quali saranno le tendenze che riguarderanno il settore gomme nel prossimo anno.
Pneumatici high performance: la richiesta è in crescita
Nel 2025 continuerà un trend che abbiamo già visto in crescita negli ultimi anni, ovvero la richiesta di pneumatici high performance, vale a dire quelli ad elevate prestazioni, di pari passo con la crescente adozione da parte degli automobilisti di vetture sportive e potenti, che necessitano quindi di gomme specifiche che possano supportarle al meglio. Per il mercato relativo a questa tipologia di coperture è prevista una crescita con un tasso annuo composto (il cosiddetto CAGR, dall’inglese Compounded Average Growth Rate) del 9,07% dal 2024 al 2029; il volume delle vendite nell’arco di questo quinquennio passerà da 53,25 miliardi di dollari a 82,18 miliardi. A stimolare l’aumento delle vendite dei pneumatici ad alte prestazioni negli ultimi anni è stata soprattutto la popolarità crescente delle corse automobilistiche nella popolazione giovane, di alcune categorie in particolare come Formula 1, Nascar e WEC, il campionato mondiale endurance.
Per quale motivo è in aumento la vendita di gomme auto di grandi dimensioni?
La risposta è piuttosto semplice: la maggior diffusione di vetture di grandi dimensioni – SUV in primis – sta portando a un aumento dei volumi di vendita di pneumatici di grande diametro, con strutture rinforzate per sostenere il peso superiore di tali veicoli. Ma anche i mezzi elettrici hanno bisogno di coperture in grado di reggere una massa maggiore, ecco perché fra le tendenze del 2025 nel settore pneumatici c’è pure la crescita di questa tipologia di gomme. L’incremento del peso ha un impatto anche sui consumi di carburante, in quanto è superiore la massa che il motore deve “muovere” e ciò esige uno sforzo maggiore e di conseguenza una richiesta più elevata di carburante, o di energia dalle batterie nel caso dei veicoli con propulsione elettrica. Cosa ha comportato questa sfida per i produttori di gomme?
Resistenza al rotolamento: perché è un fattore sempre più determinante?
La resistenza al rotolamento è un elemento sempre più cruciale nelle gomme auto, al quale i produttori da anni prestano una grande attenzione e così sarà pure nel prossimo futuro. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono già adesso consistenti, e lo rimarranno anche negli anni a venire, per mettere a punto tecnologie in grado di diminuire la resistenza al rotolamento dei pneumatici, con un duplice obiettivo: contenere i consumi di carburante e di conseguenza ridurre le emissioni. Un vantaggio sia per i portafogli degli automobilisti che per l’ambiente, altro tema centralissimo nel futuro delle gomme auto. La bassa resistenza al rotolamento è inoltre un requisito chiave per le coperture destinate alle vetture elettriche, poiché si tratta di un parametro fondamentale per incrementare l’autonomia di tali veicoli, come vedremo nel dettaglio più avanti.
Pneumatici quattro stagioni: la loro diffusione è destinata a crescere?
Nell’arco degli ultimi anni i volumi delle vendite relativi ai pneumatici quattro stagioni sono addirittura triplicati e il trend della diffusione di queste coperture è destinato a crescere anche nel 2025. Quali sono le ragioni? Le gomme all season stanno diventando sempre più performanti e se un tempo erano considerate una via di mezzo non molto funzionale, oggi rappresentano un compromesso valido e una soluzione apprezzata in quelle aree in cui il clima è mite tutto l’anno. Secondo le previsioni, la quota di mercato dei pneumatici 4 stagioni dovrebbe salire dell’11% nel prossimo quinquennio, poiché capaci – grazie agli sviluppi in ambito tecnologico – di fornire prestazioni affidabili sia in inverno che in estate, con la comodità di non dover cambiare le gomme stagionali due volte all’anno e poter circolare sempre in sicurezza.
La sostenibilità al centro di tutto
Fattore “di tendenza” ormai da diversi anni, la sostenibilità nel settore pneumatici sarà al centro di tutto nel futuro a breve e a lungo termine, come dimostrano gli stessi produttori di gomme. Michelin, ad esempio, ha annunciato la volontà di realizzare entro il 2050 tutti i suoi pneumatici con materiali sostenibili al 100%, procedendo per step: già ora, infatti, ha omologato coperture costruite al 45% con materiali riciclati ed ecocompatibili, riducendo quindi l’impatto sull’ambiente attraverso un minore impiego di materie prime. Non solo, un approccio di questo tipo favorisce l’economia circolare poiché risulterà più agevole il riciclo dei PFU (pneumatici fuori uso), ovvero le coperture giunte a fine vita, rendendo il procedimento di riutilizzo dei materiali meno dispendioso e più rapido. Pure i processi produttivi sono diventati più sostenibili: il tema della salvaguardia dell’ambiente non può più essere ignorato dai produttori di gomme, che attrezzano i loro stabilimenti con impianti fotovoltaici da cui ricavare energia da destinare alla produzione.
Il 2025 sarà l’anno del boom delle gomme per veicoli elettrici?
Nel corso degli ultimi anni c’è stata una crescente domanda di pneumatici specifici per auto elettriche, dettata dall’aumento delle vendite di questa categoria di mezzi. Tale richiesta sarà notevole anche nel prossimo anno, sebbene probabilmente non assisteremo a un boom nella vendita di gomme per vetture con propulsione elettrica, poiché si prevede una lieve flessione nella diffusione di questi veicoli. Tuttavia i produttori investiranno ancora massicciamente in pneumatici che richiedono particolari caratteristiche per essere montati a bordo di auto elettriche: bassa resistenza al rotolamento, innanzitutto, e una maggiore capacità di carico in modo da poter reggere un peso superiore. A ciò si aggiungono altri requisiti non meno importanti come silenziosità – essenziale per il comfort, in quanto senza il motore termico il 70% della rumorosità è prodotto proprio dalle gomme – e durata del battistrada, così da garantire maggiore autonomia durante l’uso.
Innovazioni tecnologiche: quali novità vedremo nel 2025?
L’aspetto più affascinante quando si parla di gomme auto non può che essere legato alle innovazioni tecnologiche, e sono diverse le novità in rampa di lancio che potrebbero letteralmente rivoluzionare il settore. In primis i pneumatici airless, attesi ormai da anni ma che ancora non hanno visto la luce, e il 2025 potrebbe essere l’anno buono per il debutto di diversi modelli (primo fra tutti Uptis di Michelin). Ma non è l’unica innovazione che bolle nella “pentola tecnologica” dei pneumatici: le gomme autogonfianti, già brevettate per le moto, potrebbero essere a breve messe a punto pure per le automobili, con la loro funzione di compensare le perdite di pressione in caso di foratura. La tecnologia sta poi sviluppando sempre di più la sensoristica in dotazione ai pneumatici, con la possibilità di avere un controllo pressoché totale sul loro stato di salute in tempo reale, migliorando in tal modo la manutenzione, l’efficienza delle gomme e di conseguenza la sicurezza su strada.
Statistiche di vendita: cosa aspettarsi dal nuovo anno?
Negli ultimi due anni i volumi di vendita dell’intero settore pneumatici sono rimasti stabili, sebbene il 2023 abbia fatto registrare una lieve flessione rispetto ai dodici mesi precedenti. I dati parziali del 2024 confermano questo trend, dunque senza significative novità e con un volume complessivo che si attesta poco sotto i 50 milioni di unità vendute in tutta Europa. Come già abbiamo visto in precedenza, la quota di pneumatici all season ha fatto segnare un aumento del 15% e un’ulteriore crescita è attesa per il 2025, chissà se di nuovo in doppia cifra; per quanto concerne le gomme invernali l’aumento è stato del 2%, mentre le estive hanno fatto registrare un -7%, e in questo caso dalle previsioni si attende una risalita, al momento però difficile da quantificare. In generale la flessione è dovuta all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, perciò sino a quando tali costi non caleranno, sarà impossibile riscontrare una risalita decisa dei volumi di vendita soprattutto nel breve periodo (al netto, come abbiamo visto, di alcune eccezioni correlate alla tipologia di pneumatici).
Come vanno le cose al di fuori dell’Europa?
Il quadro al di fuori dei confini europei è senza dubbio migliore e si nota un’espansione del mercato dei pneumatici soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Ciò è dovuto alla crescita economica e all’evoluzione dell’urbanizzazione, che ha portato a un incremento della domanda di pneumatici sia per i veicoli passeggeri che per quelli commerciali. Si tratta di aree a cui i grandi produttori del settore guardano con un certo interesse per espandere i loro marchi e cercare di compensare i trend in flessione che hanno riguardato negli ultimi anni il mercato europeo, a causa del periodo post pandemia e dell’aumento dei prezzi correlato al conflitto fra Russia e Ucraina. Criticità che il settore e-commerce ha perlomeno attenuato e infatti le vendite online di pneumatici hanno risentito in misura minore di queste problematiche, consentendo agli automobilisti di acquistare gomme auto a costi inferiori.
Quali novità a livello normativo entreranno in vigore nel 2025?
Un’importante novità normativa riguarderà i pneumatici nel 2025: a partire dal prossimo 1° luglio entrerà in vigore infatti lo standard Euro 7, che coinvolgerà per la prima volta anche le gomme a bordo dei veicoli. La norma impone un limite alla quantità di particelle emesse sia dalle coperture che dai freni, con un massimo di 7 mg/km di microplastiche rilasciate nell’aria. Cosa significa questo? Che i produttori di pneumatici dovranno fare i conti con una limitazione nell’abrasione dei propri prodotti e saranno chiamati a realizzare gomme con una maggiore resistenza all’attrito, un parametro totalmente nuovo da valutare sia in fase progettuale che costruttiva che ha come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente. Ciò vuol dire che dovranno mettere a punto nuove soluzioni per contenere il rilascio di microparticelle da parte della gomma, una sfida inedita che riguarderà le coperture che verranno lanciate sul mercato dalla seconda metà dell’anno in poi.
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