Pneumatici e intelligenza artificiale: cosa sta cambiando nel settore automotive

Fino a qualche anno fa il concetto di gomme “smart” dava l’idea dell’evoluzione che stava vivendo il settore, ma ora può considerarsi addirittura superato grazie al rapidissimo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Dobbiamo iniziare a fare i conti con i pneumatici AI, ovvero prodotti in cui il contributo delle nuove forme di intelligenza artificiale è preponderante. L’innovazione dei pneumatici ha viaggiato molto velocemente negli ultimi anni, anche se non sempre in primo piano visto l’altrettanto rapidissimo sviluppo delle tecnologie smart sulle auto, può essere utile allora una panoramica per capire quali sono le novità in vista, quelle già introdotte, e per osservare da vicino i cambiamenti che sta vivendo e soprattutto vivrà nel prossimo futuro il settore automotive, che per quanto riguarda le gomme auto punta tutto su sicurezza e prestazioni.
Pneumatici e intelligenza artificiale: quanto è stretto il rapporto?
Grazie all’IA, i pneumatici sono andati oltre il concetto di “smart”, aggiungendo funzioni ulteriori di pari passo con gli sviluppi della tecnologia. Ora le gomme possono non solo dialogare con il veicolo ed essere monitorate praticamente in tempo reale, raccogliere e comunicare informazioni circa il loro stato di salute e le condizioni della strada, ma addirittura autoripararsi in caso di forature: in sostanza quasi dei prodotti dotati di piena autonomia! Il tutto con un doppio obiettivo: avere coperture sempre più performanti e soprattutto sicure, capaci grazie alle loro funzioni di segnalare in maniera immediata eventuali anomalie e problemi così che l’automobilista possa intervenire con tempestività, evitando guai peggiori. In tal modo si riducono anche i tempi di manutenzione, rendendo perciò i pneumatici più efficienti a 360 gradi. E tutto questo è stato reso possibile da un rapporto che sta diventando sempre più stretto con l’intelligenza artificiale.
Quali innovazioni ha portato l’IA nel settore gomme auto?
Focalizzando la nostra attenzione sugli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale nel settore pneumatici, non si può non citare la tecnologia SightLine realizzata da Goodyear, in cui le gomme sono praticamente… online, ovvero sempre connesse in rete affinché il loro stato possa essere monitorato in maniera costante, sfruttando algoritmi gestiti proprio dall’IA. Una soluzione impensabile anche solo due decenni fa! Ogni grande produttore sta sviluppando il proprio sistema basato sull’intelligenza artificiale: è il caso ad esempio della tecnologia Cyber Tyre brevettata da Pirelli, in cui software e sensori specifici raccolgono dati e informazioni ricavati dalle gomme per permettere poi ai sistemi di bordo del veicolo di agire su parametri come la trazione e i controlli di stabilità in modo da adattarli alle condizioni che i pneumatici incontrano durante i loro tragitti o al livello di usura del battistrada, garantendo così performance sempre ottimali.
Le gomme Continental si gonfiano in maniera autonoma!
Ecco una delle svolte destinate a mutare il panorama del settore automotive nel prossimo futuro: è la tecnologia C.A.R.E. di Continental – ovvero Connected. Autonomous. Reliable. Electrified. – che racchiude tutto ciò di cui sono capaci questi pneumatici, connessi, autonomi, affidabili, elettrificati. In sostanza le gomme dotate di questo sistema possono gonfiarsi in autonomia in caso di perdite di pressione, così da mantenerla sempre costante, oppure sono in grado di regolarla e ottimizzarla a seconda della superficie che si affronta, senza che l’automobilista debba fare nulla. Una rivoluzione, vero? In più segnalano anomalie quali ad esempio il surriscaldamento del battistrada, che può portare a un consumo eccessivo della gomma. Pensata per le flotte aziendali, ha come obiettivo la diffusione su larga scala proprio per incrementare la sicurezza nella mobilità di tutti i giorni.
Michelin guarda alle performance: qual è la sua soluzione?
L’innovazione tecnologica ideata da Michelin è denominata Track Connect e si concentra in particolare sulle performance, essendo destinata ai pneumatici sportivi per la pista. Un rapporto sempre piuttosto stretto quello fra l’azienda francese e il mondo racing, che ora può sfruttare anche la tecnologia per dotare le coperture di sensori in grado di fornire indicazioni per migliorare la guida a seconda del tipo di contesto in cui ci si trova, strada oppure pista. In questo secondo caso, vi è inoltre la possibilità di registrare i dati delle sessioni svolte così da ottenere una sorta di telemetria con cui analizzare i tempi sul giro ed eventualmente apportare modifiche all’assetto del veicolo per far rendere ancora meglio le gomme. Si tratta di un supporto non per la guida di tutti i giorni ma per coloro che amano spingere al limite la propria vettura in circuito.
Gomme che si controllano da sole: addio manutenzione?
La capacità dei moderni pneumatici di monitorarsi in maniera costante consentirà nel giro di pochi anni – e già lo sta facendo! – di dire addio alla manutenzione regolare (con una conseguente riduzione dei costi in tal senso), delegando il tutto all’intelligenza artificiale, che può controllare le nostre gomme in tempo reale. Proprio come fa il sistema elaborato da Bridgestone e denominato TDMF, acronimo di Tire Data Management Framework: come funziona? Un insieme di sensori e software consente di tenere sotto controllo la pressione di gonfiaggio, il livello di consumo del battistrada e segnalare eventuali anomalie, per interventi di manutenzione tempestivi. Queste funzioni sono sempre più diffuse e nelle gomme auto del domani saranno sostanzialmente di serie, rendendo la vita più facile agli automobilisti. Tuttavia grazie all’intelligenza artificiale l’asticella si è alzata ulteriormente, ad esempio con pneumatici in grado di intervenire da soli sulla pressione.
Pneumatici IA e guida autonoma: cosa ci prospetta il futuro?
L’obiettivo a lungo termine del settore automotive è senza dubbio la guida autonoma, in che modo i pneumatici possono interfacciarsi con le auto capaci di guidarsi da sole? La risposta ce la fornisce Yokohama che ha brevettato la SensorTyre Technology, che consente di rilevare il livello di usura del battistrada e avvisare della necessità di un cambio gomme tramite un cloud di gestione, che a quel punto richiamerà in officina il mezzo in questione per provvedere alla sostituzione dei pneumatici. Il tutto senza intervento umano! Siamo già nel campo dell’IoT (Internet of Things) e come vediamo ogni produttore ha una propria soluzione tecnologica, le quali nel corso dei prossimi anni renderanno i pneumatici sostanzialmente in grado di badare a loro stessi. Oltre alla guida, ci saranno anche le gomme autonome!
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