Conseguenze dello scandalo Volkswagen

Lo scandalo delle emissioni della Volkswagen è l’argomento maggiormente discusso nella comunità dei motori e delle autovetture, ancora oggi, ad un mese circa dall’evento. E questo sicuramente perché i numeri parlano chiaro ed evidenziano la portata della frode. Secondo le ammissioni della stessa compagnia, infatti, oltre 11 milioni di veicoli diesel in tuto il mondo sono stati sottoposti a manipolazioni che hanno permesso di ottenere i risultati desiderati durante i test di emissione.

Le auto e i veicoli tedeschi sono sempre stati un punto di riferimento di qualità per quanto riguarda il settore specifico. Marchi come Audi, Porsche, BMW, Daimler e Mercedes Benz da sempre sono stati riconosciuti come i massimi livelli di tecnologia automobilistica. Un grande rispetto e riconoscimento della qualità è sempre stato portato sia da parte degli utenti che degli esperti del settore in tutto il mondo. La Volkswagen, tra l’altro, negli ultimi anni era in diretta concorrenza con la Toyota, alla quale stava per sottrarre lo scettro di azienda con un maggiore numero di auto prodotte al mondo mentre, per quanto riguarda la reputazione, era sicuramente ai primi posti già da molto tempo. E proprio questa situazione rende la caduta della Volkswagen ancora più vertiginosa e terrificante.

La dimensione del danno

Probabilmente, al momento è ancora troppo presto per poter parlare e comprendere quale sia l’estensione del danno che è stato fatto non solo al marchio Volkswagen, ma a tutta l’industria dei veicoli diesel. L’amministratore delegato dell’azienda, Peter Winterkim, si è dimesso non appena lo scandalo è apparso sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo e l’azienda si è trovata a dover pagare un danno che definire elevato è forse troppo poco: oltre 7mila miliardi di dollari americani. Naturalmente tutta la rete, le azioni e i valori collegati all’azienda sono crollate, arrecando un ulteriore perdita al marchio e a tutti i beni della compagnia per cui al momento risulta impossibile comprendere la portata reale della situazione.

Indagini in corso

Ci sono una serie di indicazioni che evidenziano che almeno alcuni dei membri delle alte sfere della compagnia erano a conoscenza della strategia ingannevole che permettevano di evadere le norme vigenti già da alcuni anni. Ed infatti, oltre alle investigazioni interne, volute dalla compagnia stessa, la Volkswagen è soggetta ad una serie di indagini ufficiali in tutto il mondo, in particolare in nazioni come il Regno Unito e la Francia. E considerando le dimensioni dello scandalo, si stima che le indagini dovranno andare ad investigare a fondo tutto quanto riguarda l’azienda almeno negli ultimi sei anni, e sicuramente le indagini stesse avranno una durata non molto breve. Ma quello che sarà ancora iù lungo da recuperare sarà la ricostruzione della fiducia che l’azienda ha perso in tutti i clienti ed addetti ai lavori: questo danno avrà bisogno di tempi anche più lunghi per poter essere riparato.

Lo scandalo della Volkswagen e i competitors

Sicuramente i competitors e tutti gli addetti ai lavori del mondo automobilistico hanno imparato una grande lezione dallo scandalo che ha travolto la Volkswagen. Frodare e compromettere la sicurezza degli automobilisti per guadagnare più velocemente alla lunga non paga. Quello che invece conta di più e che ripaga sempre nel tempo è porre attenzione alla qualità dei prodotti e dei servizi e alla soddisfazione della clientela. Solo questo modo di operare potrà portare ad un perfetto equilibrio tra quelle che sono le necessità ambientali, le performance dei veicoli e la soddisfazione dei clienti.

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