Tecnologie moderne nei pneumatici: sensori, materiali e innovazioni recenti

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Il futuro delle gomme auto sarà all’insegna dell’intelligenza e della tecnologia: i sensori TPMS sono stati il primo passo e insieme a loro nuove tecnologie all’avanguardia sono state sviluppate per rendere i pneumatici sempre più evoluti e smart, capaci di comunicare in tempo reale con il veicolo. Quale è l’obiettivo di tutte queste innovazioni? La sicurezza, naturalmente, fornendo agli automobilisti dispositivi in grado di rilevare anomalie e prevenire danni peggiori, così da avere strade più sicure e una guida maggiormente confortevole. Il tutto accompagnato dal progresso che ha riguardato materiali e costruzione dei pneumatici, perché anche la performance vuole la sua parte. Addentriamoci allora nei dettagli dello sviluppo tecnologico che ha coinvolto le gomme auto negli ultimi anni per capire come stanno cambiando, e come cambieranno in futuro, le nostre coperture.

Sensori TPMS: come si sono evoluti?

In principio furono i sensori TPMS (Tyre Pressure Monitoring System) la prima implementazione smart nei pneumatici: un sistema in grado di rilevare le perdite di pressione di gonfiaggio così da avvisare il conducente. Negli anni tale dispositivo si è evoluto sempre di più, sino ad arrivare a ciò che vediamo oggi: un monitoraggio in tempo reale della pressione delle coperture, sempre consultabile dal guidatore attraverso il display di bordo. Il controllo della pressione nelle stazioni di servizio nel prossimo futuro sarà soltanto un ricordo nella memoria degli automobilisti più longevi… In generale la sensoristica la farà da padrona negli anni a venire e la tecnologia consentirà di tenere sotto controllo numerosi parametri relativi alle gomme auto, così da sfruttarle al massimo del loro potenziale e preservarle nelle migliori condizioni possibili. Manutenzione predittiva sarà la parola chiave nel futuro dei pneumatici, e i sensori TPMS saranno solo uno degli strumenti a disposizione.

Quali vantaggi offre l’evoluzione della tecnologia nei pneumatici?

Il primo vantaggio riguarda ovviamente l’incremento della sicurezza, per via del monitoraggio costante sullo stato di salute dei pneumatici; in secondo luogo questa sorta di centro di controllo “perenne” permette di utilizzare le gomme sempre al massimo dell’efficienza, sfruttandone appieno le caratteristiche in termini di performance e riducendo i costi nell’eventualità di interventi di riparazione, grazie alla possibilità di agire tempestivamente in caso di anomalie. Inoltre coperture che si mantengono in ottimo stato durante l’uso assicurano una guida più confortevole, riducono l’usura e massimizzano l’efficienza per quel che concerne i consumi di carburante, risultando così anche più sostenibili. Insomma, gli sviluppi tecnologici hanno consentito un vero e proprio step evolutivo ai pneumatici rendendoli intelligenti, non più dei semplici pezzi di gomma nera ma dei dispositivi connessi capaci di migliorare la guida del veicolo sotto vari punti di vista.

Perché i sensori TPMS possono fare la differenza?

I sensori TPMS sono obbligatori da ormai dieci anni a bordo delle vetture di nuova immatricolazione, tuttavia sono numerosi gli automobilisti che non hanno ancora mai guidato un’auto con questa dotazione, per via dell’età media piuttosto alta del parco macchine nel nostro Paese. Tale tipologia di sensori sono uno strumento essenziale innanzitutto per la sicurezza, dal momento che circa il 40% dei guasti e delle anomalie che riguardano le gomme sono dovuti proprio a una pressione di gonfiaggio insufficiente, con inevitabili conseguenze pure in termini di incidenti. Grazie ai sistemi TPMS è possibile anche far durare più a lungo il battistrada, perché con la manutenzione costante si riesce a preservare al meglio le coperture, allungando il loro ciclo vitale e riducendo la frequenza dei cambi gomme, con un conseguente risparmio per gli automobilisti.

Quali altre innovazioni renderanno i pneumatici ancora più evoluti?

A livello di sensoristica, sono numerose le implementazioni che la tecnologia permette e sulle quali stanno lavorando i produttori di gomme. Fra queste ci sono i sensori in grado di tenere sotto controllo il consumo del battistrada, così da avvertire prontamente l’automobilista quando lo spessore è prossimo al limite legale previsto dal Codice della strada (1,6 millimetri). Un altro elemento fondamentale nelle coperture è la temperatura: quando questa si alza è indice di una problematica che può portare pure a conseguenze gravi, come ad esempio lo scoppio o il cedimento del pneumatico; ecco dunque che i sensori capaci di monitorare la temperatura delle gomme auto possono prevenire questa tipologia di incidenti, avvisando in maniera tempestiva il guidatore che la temperatura di uno o più pneumatici è salita in modo anomalo, il quale potrà quindi fermarsi evitando guai peggiori.

Come saranno i pneumatici del futuro?

Le innovazioni tecnologiche ci permettono già da ora di immaginare pneumatici autonomi, capaci in sostanza di provvedere a se stessi. Ma come? In primis adattando il battistrada alle condizioni meteo, modificando il design delle scanalature a seconda del livello di aderenza (ad esempio aumentando la profondità degli intagli in caso di pioggia, per favorire lo smaltimento di un maggior quantitativo d’acqua e ridurre il rischio di aquaplaning). Oppure autoriparandosi in seguito a una foratura, e questo avviene già ora con i pneumatici dotati di schiuma sigillante al loro interno che tappa il foro provocato da un oggetto esterno penetrato nella gomma. Non è difficile nemmeno ipotizzare coperture in grado di regolare da sole la pressione di gonfiaggio – senza quindi più la necessità di effettuare i controlli mensili nelle stazioni di servizio – anche se forse non si avrà bisogno di dispositivi di questo tipo; è più probabile che le gomme del futuro funzioneranno senza aria, eliminando tutta una serie di problematiche correlate proprio alla pressione e al gonfiaggio. La vera rivoluzione del domani in ambito pneumatici sarà questa, un netto spartiacque fra le gomme auto che abbiamo conosciuto fino a oggi e quelle che saranno a bordo dei veicoli negli anni a venire. Una rivoluzione nemmeno tanto lontana se si pensa che Michelin ha già messo su strada un prodotto di questo tipo ed è pronta a commercializzarlo nel giro di poco tempo. Un cambiamento epocale al quale potremmo essere più vicini di quanto pensiamo!

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