Pericolo furto dei dati personali anche sulle automobili

Il pericolo del furto dei dati personali sembra possa colpire anche il settore automobilistico, ovvero quelle auto dotate di sistemi tecnologici che permettono all’utente di potersi connettere sul web mentre sono a bordo del loro veicolo.

Servizi e furto dei dati personali sulle automobili

Il mondo delle automobili continua ad evolversi e questo fatto, secondo gli esperti del settore automobilistico, rappresenta un momento importante per tale settore.

Purtroppo però, a questo è collegato un problema che, almeno fino ad ora, colpisce solo il mondo dei computer ed internet, ovvero il furto dei dati personali da parte degli hacker.

Si tratta di un problema che colpisce centinaia di migliaia di utenti che navigano sul web, e che riguarda anche tantissimi siti internet: gli hacker infatti sono sempre alla ricerca di un metodo per poter rubare i dati personali di un utente, riuscendoci grazie a particolari procedimenti e programmi.

Charlie Miller (a sinistra) e Chris Valasek (a destra) direttore del Vehicle Security Research hanno mostrato al mondo quanto sia facile prendere il controllo di un auto da remoto collegandosi al suo sistema elettronico e by-passare i comandi impostati dal guidatore.

Charlie Miller (a sinistra) e Chris Valasek (a destra) direttore del Vehicle Security Research hanno mostrato al mondo quanto sia facile prendere il controllo di un auto da remoto collegandosi al suo sistema elettronico e by-passare i comandi impostati dal guidatore.

Ora che le auto sono anch’esse connesse al web, ed offrono un gran numero di servizi, il problema pare che possa espandersi e colpire anche i computer di bordo dei veicoli di ultima generazione.

Basta infatti pensare ai tanti servizi che possono essere attivati tramite comando vocale: con poche parole infatti è possibile trovare hotel ed effettuare prenotazioni, così come è possibile effettuare degli acquisti mentre l’autista conduce il suo veicolo alla destinazione prescelta.

Salvando i dati personali dell’autista, i computer di bordo potrebbero divenire sorta di contenitori che, se aperti, permetterebbero agli hacker di poter accedere ai suddetti dati personali, come quelli relativi a conti online e carte di credito.

Per ora la minaccia sembra essere ancora lontana, ma con la grande diffusione di veicoli che permettono di compiere tali azioni sul web, il pericolo del furto dati personali anche sulle automobili assume l’aspetto di una grossa nube che oscura il cielo sereno.

Il parere di Thilo Koslowski

A parlare di questo potenziale problema, ovvero del furto dei dati personali degli autisti mentre guidano la loro automobile, è Thilo Koslowski, analista di Gartner group, e vicepresidente della divisione che si occupa di consulenza tecnologica.

Secondo lui, nel 2020 ci sarà un numero maggiore di veicoli connessi al web, e questo potrebbe permettere agli hacker di avere una vasta gamma di scelte per quanto riguarda il furto dei dati privati degli utenti.

Questo problema diventa una realtà se, nelle auto viene implementata, con maggior efficacia, la possibilità di fare degli acquisti mentre si è alla guida del veicolo stesso.

Sentendo questo parere, il senatore Ed Markey, in periodi recenti, ha sottolineato come gli standard si sicurezza del web debbano essere aumentati.

Occorre infatti che ogni singolo sito web sia a prova di hacker esperti, i quali non potranno compiere il furto dei dati personali dalle automobili.

Inoltre, il senatore si è detto molto preoccupato circa un altro problema: gli hacker potrebbero anche prendere il possesso di un veicolo e utilizzarlo per i loro scopi mentre sono ben lontani dallo stesso mezzo di trasporto.

Per questo motivo, in America si parla da diverso tempo di aumentare la sicurezza del web, anche se l’argomento sembra essere stato messo in secondo piano rispetto ad altre problematiche di maggior priorità.

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