Guida rapida per preparare la tua auto per i viaggi in estate

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Sempre attesissimi durante l’anno, i viaggi estivi sono un momento di grande entusiasmo per tutta la famiglia. Soprattutto se si sceglie di viaggiare in auto, la sicurezza dev’essere messa al primo posto: vediamo perciò una guida rapida per preparare al meglio la tua vettura, per controllare che tutte le componenti siano al massimo dell’efficienza, così da garantire un viaggio sicuro e confortevole. Questo tipo di controlli non può non partire dalle gomme auto: visto il periodo, i pneumatici estivi sono la soluzione più indicata su cui puntare, soprattutto se gli spostamenti sono previsti in zone particolarmente calde; se invece si viaggia in aree dal clima più mite, con temperature non troppo elevate, le gomme quattro stagioni rappresentano una valida alternativa. Sono invece assolutamente da evitare quelle invernali.

– Pneumatici auto: cosa controllare?

Affinché il controllo sia accurato, è bene specificare che ci si deve rivolgere sempre ad un gommista oppure ad un’officina, che possono fare affidamento sulla loro esperienza e sulle strumentazioni indispensabili per effettuare verifiche complete, sia sulle gomme che sulle altri parti del veicolo. Entrando nello specifico, cosa bisogna controllare nei pneumatici? Il primo elemento è sicuramente l’aspetto estetico, per accertarsi che non vi siano anomalie sulla superficie delle gomme, come ad esempio tagli, spaccature, rigonfiamenti o bolle, segnali di una problematica importante che può portare a danni consistenti, assolutamente da evitare quando si è in viaggio. In seconda battuta va controllato lo spessore degli intagli del battistrada, che dev’essere superiore a 1,6 millimetri per garantire la giusta aderenza soprattutto su strada bagnata, e sappiamo bene quanto possano essere insidiosi i temporali estivi che allagano le strade, aumentando il rischio di aquaplaning.

– Perché la pressione è così importante?

Dopo l’aspetto esteriore, va verificata la pressione di gonfiaggio, fattore fondamentale ma molto spesso trascurato dagli automobilisti. Eppure si tratta di un parametro di importanza cruciale, poiché da essa dipende il corretto funzionamento dei pneumatici. Bisogna perciò assicurarsi che il valore sia in linea con le indicazioni fornite dalla casa produttrice del veicolo, poiché circolare con gomme sgonfie può causare vari problemi: innanzitutto si ha una riduzione dell’aderenza, aumentano gli spazi necessari alla frenata, si verifica un consumo anomalo del battistrada e un incremento dei consumi di carburante, perché risulta maggiore la resistenza al rotolamento. Quindi oltre a danneggiare le gomme, si ha una spesa superiore a causa dei rifornimenti di carburante più frequenti. Controllare la pressione di gonfiaggio è facile e si può fare anche in autonomia presso qualunque stazione di servizio, ed è un’operazione da effettuare a cadenza regolare oltre che prima di partire per un viaggio. Va svolta sia sulle ruote montate che sul ruotino di scorta.

L’impianto frenante

Dopo i pneumatici, è il turno dell’impianto frenante e in questo caso il controllo da parte di un gommista è fortemente consigliato, poiché il fai da te si rivela insufficiente. Dal buon funzionamento dei freni dipende la nostra sicurezza, ancor di più quando si è in viaggio e a bordo della vettura si trovano parenti o amici. Gli elementi da verificare sono le pastiglie e i dischi, per assicurarsi che siano al massimo dell’efficienza. Al di là dei preparativi per le partenze, poi, sono indispensabili i controlli se si avvertono delle anomalie come un comportamento poco preciso del pedale del freno oppure sibili o fischi che provengono dalle ruote in fase di frenata: in questi casi si ha a che fare molto spesso con un problema all’impianto frenante ed è necessario l’intervento di un’officina per poterlo risolvere e garantire il corretto uso di questa componente essenziale del veicolo.

 

  • Quali altri controlli bisogna svolgere?

 

Un altro elemento sottovalutato nei controlli periodici e prima di partire per un viaggio è l’airbag, il cui funzionamento viene dato sempre per scontato. In genere non è un dispositivo che crea problemi ed eventuali malfunzionamenti vengono segnalati dalle spie presenti nel quadro dei comandi: in questo caso è necessario effettuare un controllo. È invece più complicato intervenire prontamente sulle vetture più datate, dove mancano le segnalazioni luminose di possibili guasti, quindi in tale circostanza i controlli periodici assumono un ruolo ancor più importante per verificare che sia tutto a posto. Un’analisi fai da te può essere effettuata sui vari liquidi della vettura: vediamo quali sono nello specifico e perché è essenziale controllarli con frequenza. Non è necessaria una specifica manualità e occorrono pochi minuti, anche se è comunque possibile farli verificare al proprio gommista quando si porta la vettura in officina per ulteriori controlli.

Livelli dei liquidi: olio e raffreddamento

In modo particolare in estate si devono monitorare i livelli del liquido di raffreddamento, dei freni e dell’olio, poiché con il caldo l’auto e le sue componenti meccaniche sono sottoposte ad uno stress maggiore. Anche questa verifica può essere effettuata in autonomia, senza dunque il bisogno di ricorrere all’aiuto del gommista, e si può facilmente ripristinare il corretto livello dei liquidi qualora questo risultasse insufficiente. In tal caso bisogna fare attenzione e accertarsi che l’olio adoperato sia omologato (tutte le informazioni a proposito si possono trovare all’interno del libretto di circolazione) perché se non lo fosse si creerebbero delle problematiche per il veicolo, come ad esempio il danneggiamento della sonda lambda o del catalizzatore, l’intasamento del filtro antismog e quindi come conseguenza dei danni al motore. È indispensabile perciò sapere con certezza quali oli possono essere adoperati per la propria vettura.

Il controllo degli ammortizzatori e della batteria

Gli esperti consigliano, soprattutto prima della partenza, un check-up completo sullo stato della propria vettura presso un’officina, che dunque svolgerà anche il controllo degli ammortizzatori. Tuttavia questa analisi può essere effettuata pure dall’automobilista: lo si può fare dando una spinta verso il basso alla parte anteriore del veicolo, agendo sul cofano motore, e verificando poi come gli ammortizzatori ritornano alla posizione di partenza; se lo fanno con un movimento regolare, significa che non ci sono problemi, in caso contrario bisogna sottoporli ad un controllo più attento da parte di una figura professionale. In linea generale, bisognerebbe attestare il loro corretto funzionamento  all’incirca ogni 60 mila chilometri. Sempre in un’officina si può controllare lo stato della batteria attraverso l’uso di un voltometro: questa operazione è indispensabile per non rischiare di ritrovarsi con la batteria scarica e l’auto che non mette nemmeno in moto, circostanza particolarmente seccante in vacanza o durante un viaggio.

Ulteriori consigli su cosa fare

Fra gli ulteriori controlli da svolgere affinché la vettura sia pronta per un viaggio vi sono le luci – anche perché in caso di malfunzionamento durante un controllo da parte delle forze dell’ordine si rischiano delle multe – e la validità dell’assicurazione e della revisione. Se sono scadute si può incorrere in sanzioni: in riferimento all’assicurazione, nell’eventualità di un incidente, le responsabilità e i costi ricadrebbero interamente sull’automobilista, mentre per la revisione scaduta sono previste multe sino a 700 euro. In presenza di bambini, sono necessari i seggiolini fino al metro e mezzo di altezza del bimbo. Infine, all’interno del bagagliaio oltre al ruotino di scorta o al kit di riparazione, ci si deve accertare che siano presenti il triangolo per segnalare quando si è in sosta in un punto pericoloso e il gilet ad elevata visibilità.

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