Le migliori gomme per autunni piovosi: ecco le caratteristiche che devono possedere

guida in autunno piovoso

Gli autunni sono spesso caratterizzati dai rovesci d’acqua, che richiedono gomme capaci di fornire aderenza e sicurezza in tali condizioni. Sgombriamo il campo da dubbi specificando che non esistono pneumatici per pioggia specifici, tuttavia si trovano in commercio coperture che performano meglio di altre sul bagnato. Tenendo conto del fatto che circa il 70% del totale degli incidenti d’auto si verifica proprio su strade bagnate, si capisce ancora di più quanto siano importanti gomme in grado di garantire ottime prestazioni in queste condizioni. Dato il periodo, dunque, scopriamo quali caratteristiche devono possedere i pneumatici invernali per comportarsi al meglio sul bagnato e capire così quali sono i più affidabili ed efficienti in una situazione piuttosto insidiosa per chi si trova al volante.

Pneumatici da pioggia: gli elementi che fanno la differenza

L’acqua sulla strada, come abbiamo visto, è un grande fattore di rischio per l’incolumità di chi guida. Il nemico principale è ovviamente l’aquaplaning, un fenomeno che porta alla perdita di contatto del battistrada sull’asfalto. Per poterlo evitare, i pneumatici devono essere in grado di gestire i flussi d’acqua attraverso le scanalature, chiamate a espellere appunto l’acqua in maniera tale da garantire sempre un’aderenza ottimale con la strada. Il design del battistrada è perciò studiato appositamente, con la presenza di intagli e scanalature longitudinali che devono risultare sufficientemente ampie e profonde proprio per questo scopo. Ad autunno inoltrato, poi, le temperature si abbassano in modo significativo e nelle zone più a nord cominciano già a scendere sotto i fatidici 7 gradi, temperature basse che richiedono l’uso di pneumatici invernali dotati di mescole più morbide, indispensabili per favorire l’aderenza al suolo con pochi gradi nell’atmosfera.

Perché l’aquaplaning è pericoloso?

L’aquaplaning, lo abbiamo già accennato, è uno dei maggiori pericoli in caso di pioggia, poiché comporta la perdita di controllo del veicolo con conseguenti sbandate, uscite fuori strada e incidenti. Si innesca quando le gomme non riescono a espellere in maniera sufficiente l’acqua che si trova fra il battistrada e l’asfalto, portando alla formazione di un “velo” che impedisce il contatto fra il pneumatico e la strada: in sostanza la vettura finisce per “galleggiare” e l’automobilista non ne ha più il controllo. In caso di piogge abbondanti aumenta la possibilità di finire vittime dell’aquaplaning, soprattutto se si hanno a bordo gomme usurate e la profondità delle scanalature non è più sufficiente a gestire i flussi d’acqua. Da ciò si intuisce che l’efficienza delle gomme sul bagnato passa non soltanto dalla qualità del prodotto, ma anche dalla manutenzione a cui vengono sottoposte, affinché possano garantire sempre performance ottimali.

Da cosa si riconoscono le migliori gomme da bagnato?

A prescindere dalla tipologia, le gomme auto sono tutte uguali a livello estetico: tonde e di colore nero. Per scoprirne le caratteristiche e soprattutto capire quali sono le migliori per determinate condizioni, bisogna scavare un po’ più a fondo per individuarne le qualità. A tale scopo, un primo aiuto lo offre l’etichetta europea che riporta un parametro relativo proprio all’efficacia delle gomme sul bagnato; nella classificazione standard da A a E viene specificata la resa di ogni prodotto su strada bagnata, sebbene si tratti di una valutazione molto parziale – e perciò non sufficiente – che riguarda gli spazi di frenata. I pneumatici che rientrano nelle classi A e B secondo quanto indicato sull’etichetta si possono considerare in media efficaci in caso di pioggia, mentre dalla C in giù si dovrebbe evitare l’acquisto se ciò che si cerca è una gomma da bagnato, ovvero performante in tali condizioni.

Come capire le reali performance di un pneumatico sul bagnato

Al fine di conoscere le reali performance di una gomma su strada bagnata, ci si può affidare ai test che periodicamente vengono svolti da enti automobilistici autonomi e riviste specializzate, con il contributo di piloti professionisti. Questi offrono senza dubbio una panoramica più dettagliata circa le prestazioni dei pneumatici nelle varie condizioni, fra cui ovviamente anche le strade bagnate, e permettono una comparazione tra i diversi prodotti così da individuare quali sono i migliori. Scegliendo uno dei pneumatici in cima alle classifiche relative al rendimento sul bagnato, si può star certi che si sta optando per uno dei più efficienti in caso di pioggia, proprio perché è stato testato a fondo e in ogni fase della guida in presenza di acqua sull’asfalto, non solo durante la frenata come nella classificazione riportata dall’etichetta europea.

Manutenzione gomme da pioggia: perché è importante controllare il battistrada

La manutenzione dei pneumatici è sempre importante, non fa differenza che siano gomme estive, invernali oppure all season. Se l’area nella quale ci si sposta maggiormente con la propria auto è soggetta a piogge frequenti e intense, un occhio di riguardo durante i controlli periodici dev’essere dedicato al battistrada e in particolare alle scanalature longitudinali. Come abbiamo visto in precedenza, dal consumo della gomma e dalla profondità degli intagli dipende l’adeguato drenaggio dei flussi d’acqua: bisogna assicurarsi dunque che il loro spessore sia superiore al limite minimo imposto dal Codice della strada, che è di 1,6 millimetri. Qualora uno o più pneumatici della propria auto si avvicinino a tale soglia, bisogna provvedere il prima possibile al cambio gomme, così da evitare di ritrovarsi ad avere a che fare con coperture inefficienti sulle strade bagnate (e per non incorrere in sanzioni nell’eventualità di un controllo, ovviamente).

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *