Pneumatici e batteria: cosa controllare nella manutenzione dell’auto in inverno

controlli auto con freddo

Nella manutenzione dell’auto in inverno, il controllo di gomme e batterie richiede accortezze maggiori poiché si tratta di elementi che risentono delle basse temperature. Prima dell’arrivo del freddo invernale, con temperature che scendono al di sotto dello zero, è necessario effettuare alcune verifiche in modo da assicurarsi che sia i pneumatici che la batteria siano al massimo dell’efficienza e possano mantenerla durante i mesi più freddi dell’anno. Per quanto riguarda le gomme auto, spesso si ha a che fare col dubbio su quali siano le più adatte da montare: quelle invernali oppure le quattro stagioni? La risposta dipende naturalmente dal tipo di condizioni che si affrontano e sebbene sia permessa la circolazione con le all season in inverno, potrebbero rivelarsi inadeguate in determinati contesti. Vediamo allora cosa controllare prima che le temperature calino repentinamente.

Pneumatici: di cosa hanno bisogno quando arriva il freddo?

I controlli sui pneumatici devono essere regolari nel corso dell’anno, a prescindere dalle condizioni climatiche. È quasi superfluo specificare che durante l’inverno sia necessario dotare la vettura di gomme invernali se le temperature nella propria zona restano costantemente al di sotto dei 7 gradi. Soltanto le gomme termiche, infatti, sono realizzate appositamente per tali condizioni, con una mescola più morbida che permette di raggiungere prima la temperatura corretta di esercizio e di avere quindi il grip indispensabile pure in presenza di ghiaccio e neve sul fondo. Bisogna provvedere alla loro installazione con le giuste tempistiche in modo da farsi trovare preparati, prima che le temperature calino in maniera brusca; circolare con gomme inadatte alla stagione è pericoloso, poiché si avrà sempre un deficit di aderenza, e si può incappare in sanzioni pesanti in caso di controlli.

Cosa controllare nelle gomme durante l’inverno?

La stagione invernale richiede particolare focalizzazione su alcuni aspetti, il primo dei quali è la pressione di gonfiaggio. Non tutti gli automobilisti sanno che con il freddo la pressione diminuisce: ogni 10 gradi centigradi in meno c’è una riduzione di 0.1-0.2 bar, una differenza non sostanziale ma che va comunque tenuta d’occhio. Non è un caso perciò se durante la stagione fredda capiti con più frequenza di ritrovarsi con gomme sgonfie, per tale ragione i controlli regolari diventano ancora più importanti. Gli esperti consigliano di effettuare questi controlli in linea generale ogni 3-4 settimane circa, durante il periodo invernale ci sentiamo di suggerire di svolgerli ogni tre settimane, così da intervenire tempestivamente in caso si verifichi un lieve sgonfiamento fisiologico e poter mantenere sempre i pneumatici alla pressione ottimale. Quest’ultima è essenziale per il loro funzionamento, sia in termini di performance che di sicurezza.

Profondità del battistrada: perché in inverno può fare la differenza?

La stagione fredda ci mette con più frequenza di fronte a fenomeni meteorologici avversi, neve e ghiaccio ricoprono le strade riducendo l’aderenza. Il battistrada delle gomme invernali presenta intagli e lamelle messi a punto proprio per affrontare fondi stradali con scarso grip, se però è eccessivamente consumato la sua efficacia inevitabilmente cala. Nello specifico, lo spessore delle scanalature – ovvero la loro profondità – deve essere superiore a 1,6 millimetri, limite imposto dalla legge. Se gli intagli non sono profondi a sufficienza, non saranno in grado di smaltire adeguatamente i flussi d’acqua in caso di strada bagnata e la gomma non avrà sufficiente “presa” sull’asfalto, con conseguenti perdite di controllo del veicolo. Il fenomeno più pericoloso in tali situazioni è l’aquaplaning, che fa letteralmente “planare” la vettura su un velo d’acqua rendendola ingestibile. Perciò se i propri pneumatici sono prossimi alla soglia di 1,6 millimetri, devono essere sostituiti il prima possibile.

Come misurare lo spessore degli intagli?

La misurazione di questo parametro è piuttosto semplice. Numerose gomme in commercio presentano infatti degli indicatori specifici – contrassegnati dalla sigla TWI, Tread Wear Indicator – che segnalano appunto il livello di usura del battistrada. Fin quando i tasselli di tali indicatori risultano visibili, lo spessore della gomma è sufficiente; nel momento in cui iniziano a essere consumati, si deve procedere alla sostituzione delle coperture. Con un rapido controllo visivo, dunque, si può conoscere lo stato di usura delle proprie gomme. In alternativa è possibile munirsi di un misuratore digitale, uno strumento dal costo di pochi euro che consente di misurare appunto la profondità delle scanalature, riportando il dato in maniera chiara attraverso un display. Con questo dispositivo si ha la possibilità di conoscere al millimetro lo spessore delle scanalature, ed effettuando le misurazioni in punti diversi del battistrada si può individuare anche un’eventuale usura anomala.

Batteria: quali criticità comportano le basse temperature?

Il freddo può essere considerato una sorta di nemico delle batterie: le basse temperature possono comportare infatti riduzioni della carica che causano poi problemi di avviamento, ovvero le difficoltà a mettere in moto l’auto che spesso si riscontrano nelle mattine fredde. Non è casuale dunque se circa il 40% dei guasti che colpiscono una vettura nel periodo invernale abbiano a che fare proprio con la batteria e con malfunzionamenti legati a essa. Quando il freddo è intenso, poi, la batteria può perdere sino al 50% della sua efficienza. Il consiglio degli esperti è quello di parcheggiare l’auto in zone riparate la notte, se ciò è possibile ovviamente, in modo da proteggere almeno in parte la batteria dagli effetti del freddo intenso. Se poi si percorrono durante il giorno distanze brevi, prima di spegnere la vettura è bene lasciare acceso per qualche istante il motore, così da fornire alla batteria una piccola carica che sarà utile al successivo avviamento.  

Come controllare lo stato di salute della batteria?

Al contrario di quanto abbiamo visto per i pneumatici, i controlli che riguardano la batteria auto non possono essere svolti con la stessa autonomia. Se l’età del dispositivo supera i tre anni, è consigliata un’analisi presso un’officina in maniera da testare approfonditamente la batteria e capire se è il caso di cambiarla. L’unica verifica che può svolgere l’automobilista è il controllo dei morsetti, per accertarsi che siano ben serrati e non vi sia presenza di corrosione su di essi. Se si dovessero riscontrare tracce di ruggine, è meglio rivolgersi a un’officina che provvederà alla loro rimozione e a un controllo accurato dello stato della batteria.

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