Pneumatici da fango e neve (M+S): cosa significa e come funzionano

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Gli pneumatici M+S sono letteralmente da fango e neve, stando alla traduzione fedele della sigla dall’inglese: M+S infatti sta per Mud+Snow, ovvero appunto fango e neve. Ma cosa significa questa dicitura? In maniera molto semplice, i pneumatici dotati di sigla M+S – che può essere declinata in vari modi differenti, come MS, M-S, M&S fra gli altri – altro non sono che le gomme invernali, facile no? A stabilirlo è la normativa: tutti i pneumatici autorizzati alla circolazione nel periodo invernale devono essere dotati della dicitura M+S, per cui in questa categoria rientrano le coperture termiche e ovviamente quelle quattro stagioni. Tuttavia non mancano i dubbi e le perplessità circa questa dicitura: scopriamo perché.

I pneumatici da fango e neve sono davvero invernali?

A livello normativo sono invernali, ma analizzando più nel dettaglio la questione emergono diverse criticità. Innanzitutto, la sigla M+S è in sostanza un’autocertificazione con cui i produttori di gomme contrassegnano i loro prodotti invernali, senza che le caratteristiche tecniche vengano effettivamente messe alla prova in appositi test. Ecco perché ormai questa dicitura viene ritenuta insufficiente per poter considerare realmente adatte all’inverno le gomme che riportano solo tale sigla, la quale tuttavia rende a norma le coperture agli occhi della legge. Ciò significa che in caso di controlli si è perfettamente in regola, anche se magari i pneumatici non sono totalmente efficienti nelle condizioni più difficili dell’inverno, ovvero in presenza di neve e ghiaccio. Per tale ragione, accanto alla sigla M+S, si è affiancato un altro simbolo, seppur non riconosciuto ufficialmente dal codice della strada: il fiocco di neve.

Il simbolo del fiocco di neve rende le gomme realmente invernali?

Introdotto negli ultimi decenni, il simbolo del fiocco di neve stilizzato all’interno di una montagna con tre picchi – da qui la sigla 3PMSF, 3 Peaks Mountain Snowflake – è se non altro una certificazione esterna, rilasciata al termine di test effettuati in condizioni invernali. La sua attendibilità è dunque superiore a quella della sigla M+S, nonostante si tratti di prove piuttosto basilari, ovvero test sugli spazi di frenata in condizioni di strada bagnata e innevata. È in fin dei conti un solo “momento” in cui le gomme sono chiamate in causa, ecco perché pure il fiocco di neve può essere ritenuto incompleto. Tuttavia le coperture che possiedono entrambe le diciture – M+S e 3PMSF – sono invernali a tutto tondo e adatte per la circolazione nel periodo più freddo, anche se per conoscere le reali qualità dei pneumatici bisogna affidarsi ai risultati dei test svolti da riviste di settore ed enti specializzati.

Sigla M+S: cosa significa?

Abbiamo già visto la definizione di tale sigla, ma cosa ci dice esattamente riguardo alle gomme su cui è presente? Tale dicitura è la più longeva per le coperture termiche ed è riconosciuta a livello europeo; stabilisce i requisiti che i pneumatici devono possedere per poter circolare durante la stagione invernale, riguardanti il disegno del battistrada. Nello specifico:

  • tasche multiple oppure fessure in uno dei due bordi del battistrada, che si estendono verso il centro per almeno mezzo centimetro
  • solchi perpendicolari con una larghezza minima trasversale di 1/16 di pollice
  • bordi delle scanalature dotati di angoli compresi fra 35 e 90 gradi (rispetto a quella che è la direzione di marcia)
  • sulla superficie di contatto deve essere presente un’area di vuoto di minimo il 25% rispetto alla superficie complessiva

Sebbene piuttosto specifici, tali requisiti sono da considerarsi insufficienti per rendere le gomme davvero adatte a tutte le condizioni invernali.

In cosa pecca la normativa?

La normativa che stabilisce le caratteristiche delle gomme invernali può essere ritenuta quanto meno lacunosa e il motivo è facilmente spiegabile: i requisiti da rispettare sono stati fissati negli anni Sessanta, quando comparvero i primi pneumatici dotati di specifici intagli sul battistrada. Queste scanalature erano però create per smaltire l’acqua e affrontare quindi in condizioni di sicurezza migliori le strade bagnate, non erano concepite per il clima prettamente invernale. In sostanza basta rispettare le indicazioni che abbiamo visto in precedenza per poter contrassegnare con la dicitura M+S i pneumatici, compito che i produttori di gomme auto fanno da sé poiché la norma non prevede alcun test da superare per applicare tale sigla sulle coperture. Un bug legislativo che non è stato ancora superato e resiste tutt’oggi.

Differenza fra la normativa italiana e quella europea

In ambito europeo un passo avanti c’è già stato da questo punto di vista: infatti i pneumatici per essere ritenuti invernali a tutti gli effetti devono essere contrassegnati con il simbolo del fiocco di neve. Tale normativa non è stata recepita in Italia, che resta quindi ancorata alla sigla M+S, nonostante tutte le limitazioni che essa comporta, come abbiamo visto in precedenza. In termini pratici, la differenza fra coperture contrassegnate dal fiocco di neve e dalla marcatura 3PMSF e quelle che dispongono solo della sigla M+S può essere decisamente rilevante in fatto di prestazioni; i risultati dei test hanno evidenziato che le gomme con fiocco di neve hanno in media uno spazio di frenata inferiore del 30% rispetto a quelle M+S su superfici innevate. Un abisso che rende chiara l’idea su quanto aumentino i rischi se si hanno a bordo gomme inadatte alle condizioni climatiche da affrontare.

Come acquistare le gomme invernali giuste?

Per non correre rischi e andare sul sicuro, prima di acquistare pneumatici invernali bisogna accertarsi che siano dotati del simbolo del fiocco di neve stilizzato, in questo modo si potrà essere tranquilli sul fatto che quelle gomme sono realizzate in maniera specifica per la stagione fredda. La sola dicitura M+S – sebbene sia l’unica prevista a livello normativo – non è sufficiente a garantire prestazioni adeguate nel periodo invernale, per cui la sua presenza può essere considerata un semplice pro forma, indispensabile affinché le coperture siano in regola per la circolazione nei mesi più freddi ma all’atto pratico sostanzialmente inutile, superata dall’evoluzione della tecnologia e delle gomme in termini progettuali e di materiali adoperati.

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