Pneumatici con tecnologia RFID: come aiutano nella manutenzione

Gli pneumatici con tecnologia RFID sono i cosiddetti pneumatici “intelligenti”, capaci di comunicare dati che riguardano la loro costruzione, il funzionamento e la gestione. Un esempio di questa tipologia di gomme smart sono quelle dotate di sistemi TPMS evoluti, capaci non solo di allertare l’automobilista in caso di perdita di pressione interna ma anche di offrire un monitoraggio costante del livello della pressione di gonfiaggio, in maniera semplice e intuitiva tramite il display di bordo del veicolo. Il risultato è quindi una mobilità sempre più connessa ma anche più sicura, capace di sfruttare appieno la tecnologia RFID – acronimo di Radio Frequency Identification – basata perciò sull’utilizzo delle radiofrequenze. Vediamo quali sono i vantaggi che questi frutti dell’industria 4.0 possono offrire.

Pneumatici RFID: come possono assistere nella manutenzione?

Come abbiamo già accennato, i sistemi TPMS fanno affidamento sulla tecnologia RFID che permette di incrementare la sicurezza a bordo e fornisce un aiuto importante in termini di manutenzione. In che modo? Grazie al costante monitoraggio del livello della pressione delle proprie gomme, si avrà sempre la certezza di circolare con pneumatici gonfiati al valore corretto sfruttandoli quindi al massimo della loro efficienza. Ciò significa inoltre guidare in condizioni di sicurezza ottimali, almeno per quel che concerne le coperture. In aggiunta la tecnologia RFID offre la comodità di non dover provvedere al controllo della pressione di gonfiaggio a cadenze regolari presso una stazione di servizio, proprio perché il sistema fornisce tutti i parametri in tempo reale e facilmente consultabili dal display di bordo. Un esempio lampante di come la tecnologia possa migliorare la vita degli automobilisti, sia in termini di sicurezza che di praticità.

Un sistema di controllo del pneumatico a 360 gradi

I pneumatici dotati di RFID integrata dispongono di una sorta di etichetta elettronica, che consente di controllarli a 360 gradi, mettendo a disposizione del produttore una quantità di dati e informazioni molto ricca, attraverso cui monitorare la gomma nel corso del suo intero ciclo vitale. Grazie a tali dati sarà possibile verificarne la qualità in fase produttiva, ma anche le prestazioni durante l’uso e il tracciamento nel percorso pre e post vendita. La lettura di questa mole di informazioni può avvenire tramite dei semplici scanner dotati di display per cui consultabili in maniera agevole. Sfruttando il monitoraggio costante anche nel corso dell’utilizzo delle gomme, si potranno ricavare dati preziosi ad esempio sul consumo, da impiegare poi in sede di ricerca e sviluppo per migliorare il prodotto in termini di durata, con un ulteriore vantaggio per il guidatore.

Una tecnologia pensata per le flotte ma a vantaggio anche del singolo automobilista

Il sistema RFID nei pneumatici è stato messo a punto e implementato pensando soprattutto alle flotte aziendali, così da poter controllare in maniera più rapida ed efficiente le gomme di tutti i veicoli a disposizione di un’impresa. Una soluzione efficace e comoda sia per le grandi che per le piccole aziende che lavorano con il trasporto su strada, capace di incrementare la sicurezza e di ottimizzare la manutenzione delle coperture. Tuttavia il suo impiego si è poi allargato fino a coinvolgere anche l’automobilista privato, in quanto i benefici di questa tecnologia sono notevoli pure per il singolo guidatore in termini di manutenzione e non solo, come abbiamo visto in precedenza con l’esempio della pressione di gonfiaggio. L’evoluzione dei sistemi porterà a rendere disponibili informazioni sempre più complete e approfondite (fra cui temperatura della gomma, profondità degli intagli del battistrada) per rendere più agevoli le operazioni di manutenzione.

Da cosa è composta la tecnologia RFID?

Un sistema che si basa sulla tecnologia RFID è composto da un microchip e da un’antenna collocati all’interno del pneumatico in fase di produzione; i dati vengono comunicati tramite radiofrequenza e letti mediante un apposito scanner. Altre informazioni relative alle gomme e al loro funzionamento possono essere inviate in remoto a un sistema cloud in cui verranno archiviate e poi analizzate, in forma ovviamente anonima. Attraverso questi dati infatti non è possibile risalire all’identità del proprietario dei pneumatici, tutelando così la sua privacy. Naturalmente antenna e microchip sono costruiti per resistere all’acqua, allo sporco e alla polvere, in maniera da garantire il loro funzionamento a prescindere dalle condizioni esterne e fornire di conseguenza dati sempre affidabili e precisi.

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